giovedì 3 novembre 2016

l'economista Cristina Montesi presenta il suo nuovo libro a Terni sabato 5/11/2106 ore 16 al Caos

mercoledì 12 ottobre 2016

GESU' E LE DONNE libro di Benedetto Paolo Onofri





Benedetto Paolo Onofri presenterà a Terni, martedì 18 ottobre, al Cenacolo San Marco, in via del Leone, 12 alle 17.30 questi suoi due libri :

" Scienza e trascendenza, ovvero un viaggio nella carne "  e " Gesù e le donne, ovvero il fascino del grande seduttore "

I saggi sono stati entrambi insigniti del primo premio " Logo d' oro " al Concorso letterario Città di Terni per la Saggistica .

L' incontro si propone di illustrare al pubblico il suo pensiero e ciò che lo  ha ispirato a scrivere su questi temi.

mercoledì 13 luglio 2016

Marcia Assisi Perugia contro lo smantellamento sistematico del Sistema sanitario Nazionale e della Sanita' Territoriale

Il Centro Studi Malfatti , il Sindacato Medici Italiani e i cittadini hanno organizzato
sabato 23 luglio
la Marcia Assisi-Perugia:
"LA SANITÀ CHE CI SPETTA,
NO QUELLA CHE CI ASPETTA"

per manifestare assoluto dissenso contro lo smantellamento della Guardia Medica Notturna e la sua sostituzione con il servizio del 118 dalla mezzanotte alle otto del mattino.

Desideriamo invitarLa ad aderire e partecipare all'evento che si concludera' con arrivo di fronte a Palazzo Cesaroni , intorno alle ore 9.30 di sabato 23 luglio.
La nostra manifestazione esprime il rifiuto ad accettare passivamente le gravissime conseguenze di una riforma contrattuale della medicina territoriale che rappresenta un ulteriore passo verso la privazione progressiva di servizi essenziali per il cittadino e la loro progressiva privatizzazione .
La bozza dell'Atto di indirizzo redatto dalla Sisac per il rinnovo del contratto della medicina generale si traduce per il CITTADINO nella totale ABOLIZIONE di un presidio sanitario, la
GUARDIA MEDICA ,
che da oltre trenta anni continua a svolgere un ruolo indispensabile per tutta la popolazione.
SI DECAPITA UN SERVIZIO COLPEVOLE DI ESSERE EFFICIENTE , EFFICACE E COSTARE POCO
Il documento in questione decapita la sanità territoriale e demanda al servizio 118 un ruolo che esso non ha e non deve avere. Dalla mezzanotte alle otto del mattino la guardia medica scompare .
SONO SEMPRE LE FASCE PIÙ DEBOLI CHE PAGANO IL PREZZO PIÙ ALTO
Si trasferiscono al servizio 118 tutte le richieste di visite e consulti telefonici nella fascia oraria notturna, da mezzanotte alle otto del mattino , ma ciò apre ulteriormente la strada ad un più ampio ricorso a servizi di soccorso a pagamento , per altro già da tempo operativi in alcune città italiane, escludendo la fascia di popolazione più debole, che non può permettersi di pagare visite mediche domiciliari non differibili .
A PIEDI O IN BICICLETTA O MAGARI IN AUTOSTOP MA COMUNQUE DA MEZZANOTTE ALLE OTTO DEL MATTINO TUTTI AL PRONTO SOCCORSO
Gli ambulatori delle guardie mediche scompariranno, tutte le attività di continuità assistenziale saranno effettuate negli ambulatori dei medici di famiglia dalle otto del mattino a mezzanotte , il cosiddetto ORARIO "H16". Ma dalla mezzanotte alle otto del mattino tutti gli ambulatori saranno chiusi. Il cittadino che ora attende a casa il medico di guardia per una colica renale alle tre del mattino, se questa "riforma" andasse in porto, dovrà recarsi autonomamente in pronto soccorso per le cure del caso tutte le volte che l'ambulanza non fosse disponibile o se l'operatore del 118 deciderá che dovrà farlo . C'è poco da immaginare pensando a come saranno affollate le sale d'aspetto dei PS se questa scellerata " riforma" dovesse essere messa in pratica.
Una visita al pronto soccorso con relative indagini diagnostiche o strumentali costa al contribuente dieci volte più che quella effettuata in guardia medica.
TAXI SANITARI ? BABY-SITTER SANITARIE ?
BADANTI ORARIE ?
Le attuali prestazioni sanitarie svolte dal servizio di guardia medica in Umbria , riguardano interventi non differibili e consulti telefonici provenienti non solo da località che dispongono di ospedali nelle vicinanze, ma soprattutto da luoghi da cui l'accesso al pronto soccorso può essere oltremodo difficile per questioni legate alla distanza o alle caratteristiche della viabilità.
Sempre più spesso, inoltre , la fascia di popolazione più debole non dispone di mezzi di trasporto per recarsi autonomamente presso il pronto soccorso o non può lasciare la propria abitazione per la presenza di altri congiunti che non possono essere lasciati soli ( bambini, anziani, ammalati cronici, ecc.) .
In questo caso viene da se la fioritura spontanea di servizi a pagamento per il trasporto sanitario o , magari, per custodire familiari che non possono essere lasciati soli...
RISCHI DI RITARDI ED ERRORI DIAGNOSTICI
È molto difficile ipotizzare che il servizio di triage telefonico del 118 possa sopperire integralmente a tutte le tipologie di richieste che arrivano alla guardia medica nella fascia oraria notturna, ed è facile immaginare che , al contrario, quadri clinici , spesso descritti impropriamente o con insufficienza di dettagli da parte del paziente o dei suoi congiunti, producano omissioni di visite e valutazioni cliniche interpretate come differibili , ma in realtà necessarie a individuare parametri che segnalino importanti compromissioni dello stato generale di salute.
PRIVATIZZAZIONE DELL'ASSITENZA MEDICA DOMICILIARE
La popolazione che ricorre più spesso alla guardia medica in Umbria nella fascia oraria notturna è costituita al 75 % da soggetti che già assumono farmaci , in età avanzata, con pluripatologie croniche e con riduzione dell'autonomia.
È pensabile chiedere a questi pazienti di recarsi autonomamente presso il pronto soccorso più vicino per una visita quando telefoneranno al servizio di 118 , per patologie che ora vengono trattate a domicilio dai medici di guardia medica senza necessità di effettuare esami ematoclinici o strumentali ?
E' chiaro che a occupare la fascia di mercato dei pazienti disponibili a pagare una visita domiciliare saranno compagnie assicurative o fondi sanitari integrativi o centri sanitari privati .
E' gia' da tempo cominciato lo smantellamento della sanita' pubblica, con la forte limitazione alle richieste di indagini ematochimiche , strumentali e diagnostiche imposta dal decreto appropriatezza ( oggi vergognosamente abolito dopo le proteste di tutti i medici e quelle dei pazienti) , con il progressivo aumento delle liste di attesa per visite specialistiche, interventi chirurgici, esami diagnostici.......
È accettabile la roulette russa di scegliere quale paziente per primo avrà diritto all'arrivo della sua ambulanza, nel caso giungano richieste contemporanee di visite urgenti ? E nel caso in cui non si disponesse di ambulanza, perché già impegnata in situazione di emergenza , a chi il cittadino dovrà rivolgersi ?
È stato verificato che il numero e la distribuzione delle ambulanze e del personale attualmente disponibile possa essere sufficiente a soddisfare tutte le richieste attualmente evase dal servizio di guardia medica nelle ore notturne ?
LA FORBICE DELLE DISEGUAGLIANZE SI ALLARGA E LA "TRANSUMANZA" SANITARIA PURE
Certamente questo non è più il Servizio Sanitario Nazionale , se si affida ,come l'atto di indirizzo della Sisac cita e la ministra Lorenzin conferma, ad ogni Regione la discrezionalità di scelta di abolire , mantenere o ridistribuire le postazioni di guardia medica sul territorio di ciascuna regione.
È logico prevedere la migrazione di pazienti presso quelle zone limitrofe a regioni che abbiano mantenuto qualche postazione di guardia medica.
"LA SANITÀ CHE CI SPETTA,
NO QUELLA CHE CI ASPETTA"
Questi sono solo alcuni degli scenari che si prospettano , se mai dovesse essere messa in pratica questa riforma scellerata, che conferma una volta di piu il progressivo degrado e smantellamento del Servizio Sanitario Nazionale da parte del governo . La demolizione di un sistema che sin'ora ha funzionato bene , la guardia medica, e con costi bassissimi per il contribuente e sono un altro dei tasselli da eliminare con il pretesto della riduzione dei costi e della efficientizzazione.
Ma quale dovrebbe essere questa efficienza ? Quando tutti sappiamo benissimo quanti fiumi di denaro pubblico si sprechino anche in sanita' , la gran parte delle regioni non hanno ancora nemmeno adottato la centrale unica di acquisto di beni e servizi sanitari....
La torta da dividere è molto, molto ricca, 35 miliardi di euro di prestazioni sanitarie l'anno a totale carico dei cittadini che se lo possono permettere.
Le lobby dei Fondi integrativi sanitari e delle Assicurazioni si contendono questo enorme mercato della sanità privata, ansimando alle spalle del governo .
Ma cosa importa se undici milioni di italiani hanno ormai rinunciato a curarsi per problemi economici ?
Questa marcia Assisi-Perugia vuole richiamare l'attenzione delle istituzioni politiche Umbre alla presa di coscienza delle responsabilità , delle implicazioni e dei problemi derivanti dalla applicazione della scellerata decisione di abolire la guardia medica.
Soppressione illogica, non necessaria , addirittura peggiorativa delle condizioni di una popolazione già stremata da 9 anni di crisi che hanno visto aumentare progressivamente il divario per le fasce deboli della popolazione.

Marcia Assisi Perugia contro lo smantellamento sistematico del Sistema sanitario Nazionale e della Sanita' Territoriale

Il Centro Studi Malfatti , il Sindacato Medici Italiani e i cittadini hanno organizzato
sabato 23 luglio
la Marcia Assisi-Perugia:
"LA SANITÀ CHE CI SPETTA,
NO QUELLA CHE CI ASPETTA"

per manifestare assoluto dissenso contro lo smantellamento della Guardia Medica Notturna e la sua sostituzione con il servizio del 118 dalla mezzanotte alle otto del mattino.

Desideriamo invitarLa ad aderire e partecipare all'evento che si concludera' con arrivo di fronte a Palazzo Cesaroni , intorno alle ore 9.30 di sabato 23 luglio.
La nostra manifestazione esprime il rifiuto ad accettare passivamente le gravissime conseguenze di una riforma contrattuale della medicina territoriale che rappresenta un ulteriore passo verso la privazione progressiva di servizi essenziali per il cittadino e la loro progressiva privatizzazione .
La bozza dell'Atto di indirizzo redatto dalla Sisac per il rinnovo del contratto della medicina generale si traduce per il CITTADINO nella totale ABOLIZIONE di un presidio sanitario, la
GUARDIA MEDICA ,
che da oltre trenta anni continua a svolgere un ruolo indispensabile per tutta la popolazione.
SI DECAPITA UN SERVIZIO COLPEVOLE DI ESSERE EFFICIENTE , EFFICACE E COSTARE POCO
Il documento in questione decapita la sanità territoriale e demanda al servizio 118 un ruolo che esso non ha e non deve avere. Dalla mezzanotte alle otto del mattino la guardia medica scompare .
SONO SEMPRE LE FASCE PIÙ DEBOLI CHE PAGANO IL PREZZO PIÙ ALTO
Si trasferiscono al servizio 118 tutte le richieste di visite e consulti telefonici nella fascia oraria notturna, da mezzanotte alle otto del mattino , ma ciò apre ulteriormente la strada ad un più ampio ricorso a servizi di soccorso a pagamento , per altro già da tempo operativi in alcune città italiane, escludendo la fascia di popolazione più debole, che non può permettersi di pagare visite mediche domiciliari non differibili .
A PIEDI O IN BICICLETTA O MAGARI IN AUTOSTOP MA COMUNQUE DA MEZZANOTTE ALLE OTTO DEL MATTINO TUTTI AL PRONTO SOCCORSO
Gli ambulatori delle guardie mediche scompariranno, tutte le attività di continuità assistenziale saranno effettuate negli ambulatori dei medici di famiglia dalle otto del mattino a mezzanotte , il cosiddetto ORARIO "H16". Ma dalla mezzanotte alle otto del mattino tutti gli ambulatori saranno chiusi. Il cittadino che ora attende a casa il medico di guardia per una colica renale alle tre del mattino, se questa "riforma" andasse in porto, dovrà recarsi autonomamente in pronto soccorso per le cure del caso tutte le volte che l'ambulanza non fosse disponibile o se l'operatore del 118 deciderá che dovrà farlo . C'è poco da immaginare pensando a come saranno affollate le sale d'aspetto dei PS se questa scellerata " riforma" dovesse essere messa in pratica.
Una visita al pronto soccorso con relative indagini diagnostiche o strumentali costa al contribuente dieci volte più che quella effettuata in guardia medica.
TAXI SANITARI ? BABY-SITTER SANITARIE ?
BADANTI ORARIE ?
Le attuali prestazioni sanitarie svolte dal servizio di guardia medica in Umbria , riguardano interventi non differibili e consulti telefonici provenienti non solo da località che dispongono di ospedali nelle vicinanze, ma soprattutto da luoghi da cui l'accesso al pronto soccorso può essere oltremodo difficile per questioni legate alla distanza o alle caratteristiche della viabilità.
Sempre più spesso, inoltre , la fascia di popolazione più debole non dispone di mezzi di trasporto per recarsi autonomamente presso il pronto soccorso o non può lasciare la propria abitazione per la presenza di altri congiunti che non possono essere lasciati soli ( bambini, anziani, ammalati cronici, ecc.) .
In questo caso viene da se la fioritura spontanea di servizi a pagamento per il trasporto sanitario o , magari, per custodire familiari che non possono essere lasciati soli...
RISCHI DI RITARDI ED ERRORI DIAGNOSTICI
È molto difficile ipotizzare che il servizio di triage telefonico del 118 possa sopperire integralmente a tutte le tipologie di richieste che arrivano alla guardia medica nella fascia oraria notturna, ed è facile immaginare che , al contrario, quadri clinici , spesso descritti impropriamente o con insufficienza di dettagli da parte del paziente o dei suoi congiunti, producano omissioni di visite e valutazioni cliniche interpretate come differibili , ma in realtà necessarie a individuare parametri che segnalino importanti compromissioni dello stato generale di salute.
PRIVATIZZAZIONE DELL'ASSITENZA MEDICA DOMICILIARE
La popolazione che ricorre più spesso alla guardia medica in Umbria nella fascia oraria notturna è costituita al 75 % da soggetti che già assumono farmaci , in età avanzata, con pluripatologie croniche e con riduzione dell'autonomia.
È pensabile chiedere a questi pazienti di recarsi autonomamente presso il pronto soccorso più vicino per una visita quando telefoneranno al servizio di 118 , per patologie che ora vengono trattate a domicilio dai medici di guardia medica senza necessità di effettuare esami ematoclinici o strumentali ?
E' chiaro che a occupare la fascia di mercato dei pazienti disponibili a pagare una visita domiciliare saranno compagnie assicurative o fondi sanitari integrativi o centri sanitari privati .
E' gia' da tempo cominciato lo smantellamento della sanita' pubblica, con la forte limitazione alle richieste di indagini ematochimiche , strumentali e diagnostiche imposta dal decreto appropriatezza ( oggi vergognosamente abolito dopo le proteste di tutti i medici e quelle dei pazienti) , con il progressivo aumento delle liste di attesa per visite specialistiche, interventi chirurgici, esami diagnostici.......
È accettabile la roulette russa di scegliere quale paziente per primo avrà diritto all'arrivo della sua ambulanza, nel caso giungano richieste contemporanee di visite urgenti ? E nel caso in cui non si disponesse di ambulanza, perché già impegnata in situazione di emergenza , a chi il cittadino dovrà rivolgersi ?
È stato verificato che il numero e la distribuzione delle ambulanze e del personale attualmente disponibile possa essere sufficiente a soddisfare tutte le richieste attualmente evase dal servizio di guardia medica nelle ore notturne ?
LA FORBICE DELLE DISEGUAGLIANZE SI ALLARGA E LA "TRANSUMANZA" SANITARIA PURE
Certamente questo non è più il Servizio Sanitario Nazionale , se si affida ,come l'atto di indirizzo della Sisac cita e la ministra Lorenzin conferma, ad ogni Regione la discrezionalità di scelta di abolire , mantenere o ridistribuire le postazioni di guardia medica sul territorio di ciascuna regione.
È logico prevedere la migrazione di pazienti presso quelle zone limitrofe a regioni che abbiano mantenuto qualche postazione di guardia medica.
"LA SANITÀ CHE CI SPETTA,
NO QUELLA CHE CI ASPETTA"
Questi sono solo alcuni degli scenari che si prospettano , se mai dovesse essere messa in pratica questa riforma scellerata, che conferma una volta di piu il progressivo degrado e smantellamento del Servizio Sanitario Nazionale da parte del governo . La demolizione di un sistema che sin'ora ha funzionato bene , la guardia medica, e con costi bassissimi per il contribuente e sono un altro dei tasselli da eliminare con il pretesto della riduzione dei costi e della efficientizzazione.
Ma quale dovrebbe essere questa efficienza ? Quando tutti sappiamo benissimo quanti fiumi di denaro pubblico si sprechino anche in sanita' , la gran parte delle regioni non hanno ancora nemmeno adottato la centrale unica di acquisto di beni e servizi sanitari....
La torta da dividere è molto, molto ricca, 35 miliardi di euro di prestazioni sanitarie l'anno a totale carico dei cittadini che se lo possono permettere.
Le lobby dei Fondi integrativi sanitari e delle Assicurazioni si contendono questo enorme mercato della sanità privata, ansimando alle spalle del governo .
Ma cosa importa se undici milioni di italiani hanno ormai rinunciato a curarsi per problemi economici ?
Questa marcia Assisi-Perugia vuole richiamare l'attenzione delle istituzioni politiche Umbre alla presa di coscienza delle responsabilità , delle implicazioni e dei problemi derivanti dalla applicazione della scellerata decisione di abolire la guardia medica.
Soppressione illogica, non necessaria , addirittura peggiorativa delle condizioni di una popolazione già stremata da 9 anni di crisi che hanno visto aumentare progressivamente il divario per le fasce deboli della popolazione.

sabato 11 giugno 2016

A Terni un manifesto condiviso per la rigenerazione urbana

A Terni un manifesto condiviso per la rigenerazione urbana: Terni, 11 giu. (AdnKronos) - Un manifesto per la rigenerazione urbana, un impegno e una sfida: restituire alla città la sua identità storica, ambie...

venerdì 15 aprile 2016

L'incerto futuro della medicina convenzionata.

Il futuro e' incerto, ma ancora piu incerto sara' quello dei medici di continuita' assistenziale , l'invito a partecipare e' rivolto ai colleghi che lavorano in guardia medica titolari e non per capire meglio questo "atto di indirizzo" che lascia dietro di se moltissimi punti interrogativi ....
Il nostro obiettivo è quello di sensibilizzare i colleghi e le istituzioni politiche regionali e nazionali alle enormi problematiche create da questo tipo di riorganizzazione, a fronte di un attuale sistema che funziona già ottimamente a regime (continuità assistenziale, medicina di famiglia e 118).

Esprimiamo sconcerto e preoccupazione per la ipotesi prospettata dal coordinatore della SISAC, Vincenzo Pomo, di un'articolazione dell'assistenza medica territoriale sulle sedici ore (c.d. H16), dalle 8 a mezzanotte, con l'unica presenza notturna del servizio 118. I medici 118 si troverebbero a svolgere, in contemporanea, due tipologie di servizio completamente diverse: i 'codici rossi' di emergenza e le visite e prescrizioni per patologie minori. 

Questa situazione provocherà disfunzioni nell'assistenza medica molto gravi, con gli operatori stretti tra l'obbligo di intervento immediato in emergenza ed il pericolo di commettere omissione di soccorso se costretti ad interventi molto differiti nel tempo, sia nelle zone a notevole estensione territoriale, sia nei centri urbani ad alta intensità abitativa. 

Alcuni interventi, come i T.S.O. ed i trasferimenti c.d. 'tempo-dipendenti', quali gli infarti, gli ictus, i politraumi, le dispnee gravi, impegnano solitamente per molte ore i medici d'emergenza 118, creando, già adesso, problemi di copertura per le patologie maggiori, mentre quelle minori, che talora, però, evolvono rapidamente in gravità, vengono efficacemente gestite dai medici di Continuità Assistenziale, comunemente conosciuti come Guardie Mediche.

Attualmente - la presenza simultanea di medici 118 e delle Guardie Mediche offre un servizio efficace di assistenza ai cittadini e di razionale limitazione degli accessi ai Pronto Soccorso.

Questa pseudo-riforma potrebbe danneggiare soprattutto i cittadini , si tradurrebbe in un ulteriore peggioramento dei servizi socio-sanitari di base.

Qualcuno dovrà poi spiegare ai pazienti perché due chiamate effettuate per la stesso motivo (ad esempio una colica renale, una sindrome vertiginosa acuta, una lipotimia) una magari alle 23.30 ed una alle 2, riceveranno due risposte diverse dal SSN. Questo perché a mezzanotte scatta l'ora X, l'ora in cui il
cittadino perde il diritto di ricevere a domicilio la visita di un medico, ma può sentirsi rispondere da una spersonalizzata centrale operativa non è nulla, stia tranquillo oppure aspetti il suo medico domattina alle 8; si faccia accompagnare in PS da qualcuno; le mandiamo una ambulanza che la porterà in PS; le mandiamo un medico del 118....etc

Hanno inventato due AFT (associazione funzionale territoriale) una per gli adulti e i bambini oltre i 6 anni di età, l'altra pediatrica al di sotto dei 6 anni di età. Quest'ultima opererà tutti i giorni solo dalle 8 alle 20, ci chiediamo chi dovrà andare a visitare i bambini dalle 20 alle 24? Gli attuali medici di continuità assistenziale (non pediatri) oppure gli stessi pediatri? nell'atto di indirizzo non e' chiaro....Dalle 24 in poi dovranno rivolgersi al 118.

Con questo atto di indirizzo che verrà inserito nell'accordo collettivo nazionale per la medicina generale, si cancellano tutte le altre forme associative tra medici, si cancellano le graduatorie a punteggio e ci si avvarrà di elenchi di medici dai quali, a insindacabile decisione, sarà il coordinatore delle AFT a estrarre i fortunati! 
In sostanza si sta eliminando un sistema ormai accreditato e ottimamente funzionante da anni, per passare ad altro sistema la cui efficacia non solo è da dimostrare, ma creerebbe anche enormi problemi ai pazienti e al personale impiegato.

Questa riforma interesserà anche la sanità penitenziaria che è strutturata secondo parametri completamente differenti dal territorio, quindi di necessità ogni carcere forse sarà un AFT poiché tutte le attività dovranno essere svolte all'interno dell'istituto penitenziario, senza aggravio di spesa.

E' impensabile realizzare tutto questo con invarianza delle risorse finanziarie già disponibili come sostenuto nell'atto di indirizzo.

Questione spinosa da dirimere inoltre rimane la fantomatica UCCP (unità complessa di cure primarie) che dovrebbe secondo l'atto di indirizzo ridurre l'uso improprio dei pronto soccorsi. In queste UCCP a totale gestione delle ASL, i medici di medicina generale sono inserirti in ruoli ancora da definire. 

Altro aspetto inaccettabile è che si troveranno a lavorare nelle AFT medici in gruppo retributivamente e gerarchicamente divisi: perché alcuni si avvalgono del cosiddetto rapporto fiduciario, cioè sono gli attuali medici scelti dal paziente, gli altri si avvalgono del rapporto orario, cioè sono gli attuali medici di continuità assistenziale, senza pazienti e con poche opportunità per il loro futuro! 
I primi sono pagati a quota capitaria (remunerati a seconda del numero dei pazienti che li hanno scelti), gli altri continueranno ad essere pagati a quota oraria (la loro attuale retribuzione in continuita' assistenziale la conosciamo bene tutti ! ). Entrambi però saranno chiamati al medesimo impegno, alle medesime responsabilità e con i medesimi rischi. Non si capisce perché avvenga tale discriminazione retributiva, tanto più che quelli a quota oraria sono i medici più giovani e dinamici e se si pensa a migliorare i servizi non si capisce come lo si debba fare con un'età media dei medici tra 50 - 60 anni, poiché in ogni AFT 5 medici su 1 avranno questa età e uno solo sarà sotto ai 40 anni e pagato a quota oraria.
Per tranquillizzare gli animi l'atto di indirizzo prevede che il giovane medico possa gradualmente arrivare ad essere retribuito anche a quota capitaria, ma non si sa come e in quanto tempo.

Le regioni saranno delegate a decidere quale sarà il rapporto ottimale medico-pazienti, cioè quanti assistiti dovranno essere curati da ogni medico. Attualmente questo rapporto è uniforme a livello nazionale ed è regolamentato dell'accordo collettivo nazionale. Si sottolinea che in questa nuova riforma il rapporto medico pazienti per i medici a rapporto orario (quelli più giovani ex continuità assistenziale) sarà determinato da accordi integrativi regionali. Come si può notare tutta questa riforma tende in sostanza ad una ancor più intensa frammentazione e differenziazione dell'assistenza sanitaria e delle retribuzioni. Lascia alle regioni amplissimi margini di manovra, di fatto aumentando lo strapotere a livello regionale e provinciale aumentando il divario tra le regioni se si pensa solo al fatto che il coordinatore di una AFT potrà scegliere da un semplice "elenco di scelta" i medici da aggiungere alla propria AFT.
Questo è ingiusto e pazzesco, quando attualmente i medici di guardia medica sono inquadrati in una graduatoria con criteri nazionali.

In tutto questo clima caotico di riforma che porterà sicuramente anche ad un notevole aggravio di spesa farmaceutica, dovuta all'aumento degli accessi conseguente all'aumento delle ore di apertura diurna degli ambulatori , l'ultimo ad essere considerato è proprio il paziente, che entrando in una AFT dovrà prendere il suo numero, sedersi pazientemente sulla seggiola e aspettare facendo la fila, come prima e come sempre e forse vedendosi negare altre prestazioni ( decreto appropriatezza) . Di fatto ci chiediamo ma cosa cambia per il destinatario di tutta questa inutile rivoluzione: il paziente? Ora egli alle 3 di notte può ricevere a casa la visita di un medico e contestualmente anche la terapia. 

E' lecito chiedersi se tutta questa rivoluzione non sia stata escogitata e progettata per favorire il ricorso alla medicina privata e alle assicurazioni sanitarie.
Il cittadino è meno ingenuo di quanto si possa prevedere ed ha compreso il grande inganno che gli ha teso la politica, che anche attraverso questo falso e immotivato cambiamento vuole favorire le lobby (assicurazioni private, cooperative e assistenza sanitaria privata).
Si riduce, in sostanza al cittadino la tutela dell'unico bene con cui egli nasce: la salute! 

Sinceramente ci sembra che questa pseudo-rivoluzione cambi tutto per non migliorare nulla, anzi per peggiorarlo sottraendo a chi lavora per la sanita e sottraendo al cittadino . Quale futuro si prospetta per il paziente in sala d'attesa e per il giovane medico chiamato a nuove responsabilità che non vengono retribuite come dovrebbero? 
Ne discuteremo al CONVEGNO 
IL FUTURO DELLA MEDICINA CONVENZIONATA, PERUGIA martedì 26 aprile 2016, ore 20.30

martedì 8 marzo 2016

8 Marzo poesia di Emily Dickinson


8 Marzo 2016 : tanti auguri alle donne con le P...e !

Tanti auguri a tutte le donne con le palle ! Questa donna, il vice commissario che a Genova poche settimane fa si è tolta il casco e ha stretto la mano agli operai rappresenta meglio di chiunque altra le sfide che oggi dobbiamo affrontare in un'Italia in forte turbolenza , lei ha compiuto un gesto coraggioso e intelligente , saggio e umano, è la migliore sintesi della femminilità e del femminino !